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Siamo tutti MASNA', Torino 20 di luglio 2024

 


Liliana, era lì, in stazione di Cuneo, che mi aspettava. 


In stazione, con una mano alzata, facendomi segni per farsi vedere.


Non era da sola. 


Con lei c’era Pietro.

Pietro ha sei mesi ed è il suo nipotino maschietto.

Ci sono altre due femminucce, nipotine, che ancora Zia, non conosce.



Ho visto in lontananza, una carrozzina blu….. Ed il mio cuore ha fatto qualche battito più forte del normale.



Prima cosa che registrano i miei occhi, al avvicinare lo sguardo, sono:


Un paio di piedini parlanti e ballerini, ed un incantevole sorriso,

ancora senza dentini.

Direi, di gengive sorridenti, anche se a dire il vero. Pietro sa sorridere con tutto il suo corpicino.


 Secondo la mia  percezione, tanti bambini sono simpatici da piccini, piccini.

Altri invece, per la loro serietà, sembrano direttori di banche seriosi ed inamidati, pelati e senza denti. 


Non è il caso del nostro Pietro, ridente e di voce strillante che si fa ben sentire.



Pietro, fanciullo, pequeño MASNA’.


In un momento del tempo condiviso, di questo caloroso ed stimolante venerdì,

 Liliana ha detto  ZIA CLAUDIA, intanto parlava a Pietro. 

Io senza dubitare un istante mi sono appropriata appassionatamente di questo ruolo che mi piace. 

Da morire, vivendo 😍😂.



Stamattina, al mio risveglio, nel ricordare ieri, miei occhi si sono riempiti d’acqua lacrimosa.

Salata come l’acqua di mare.

Acqua di mare che arriva alla riva, calma e serena, quella calma e serenità che riesci a coinvolgere il tutto.


Quella calma e serenità, che si sente quando ci si vede tra amici che si possono guardare negli occhi, senza bisogno di mettere le baricole nell’anima. 

Amici che hanno ancora la capacità di sentirsi ancora MASNA’. 

Stai serena cara Liliana, che anche con questo caldo caloroso...

Sono salita sul treno ed anche se non c’era l’aria condizionata, e le tue montagne di LIMONE, IL MASSICCIO DELL’ ARGENTERA ED IL Monviso, non si vedevamo, perché erano coperti dalla foschia ed umidità, 

io lo stesso. Ho fatto, come dici sempre tu, quando mi accompagni in stazione “… siediti sempre dal lato sinistro, per vedere le montagne.. “


Questa volta non gli ho viste, gli ho sentito nel cuore, e devo dire che il caldo, per me stato regolato dal mio cuore senziente, che ancora dondolava nel venerdì calorosamente condiviso. 

Siamo tutti MASNA’. 


"Per una profetica similitudine, in dialetto piemontese “masnà” significa bambino/a/i: la particolarità di questa parola è che non varia al maschile, al femminile, al singolare o al plurale. La parola masnà ci ricorda che tutti noi siamo stati, o forse lo siamo sempre, un po' fanciullini, come diceva Pascoli."

Definizione pressa da internet.






Monte dell'argentera, vista da sotto. 

Fotografia pressa da Wikipedia.