Oliver. Turín 25 de julio de 2024


            Oliver 


 Llegó a casa hace 11 años.

Era un 2 de junio.

El día que se festeja la republica Italiana.

Tenía 4 meses y ya venia con un nombre:

OLIVER, 

En su partida de nacimiento dice que nació  el 8 de marzo, día de la mujer.

Creció mucho este perro mío, tiene mucha fuerza y energía.

Cuándo mueve la cola lo hace tan fuerte che te tira un colazo no indiferente.

Es muy cariñoso y bueno. Cuando salimos busca siempre caricias de las personas y se agita y ladra fuerte fuerte para demostrar su alegría.

La gente cuándo nos ve pasar se ríe, es cierto somos cómicos, Oliver es enorme para mí tamaño.

Para mí es un desafío levantarme todas las mañanas y sacarlo , organiza mis días y mis jornadas, mis meses, mi vida, mi tiempo.

Es una compañía pelosa y queremos el mar.

Queremos un lugar donde sentir la arena bajo los pies.

Ese olor de agua salada. 

Le encanta jugar con su pelotita de goma azul, cuándo yo paso la aspiradora, cree que estoy jugando y la tira y me mira para jugar.

A veces pongo música y bailamos.

Bailamos como una danza bajo la lluvia, para  sentir ese vibrar de la energía vital que nos abita.

Pasamos la vida juntos y quizás este viento del 2024, adonde nos llevará.

alter ego de Oliver
Regalo de Elba


Oggi mi sento viva, Torino 20 luglio 2024

Di Monica Rosano 


        La valle Maria, fotografia di Monica 
        Rosano



Oggi mi sento viva

Negli occhi celesti di uomini e donne che prima di oggi non conoscevo. 

Nel profumo sparso nell'aria di achillea, invisibile agli occhi, nascosta negli anfratti di roccia.

Nel silenzio che mi porto dentro lo zaino quando mi inerpico su sentieri dritti dritti.

Nella volpe diurna che corre dietro le marmotte.

Nell'amicizia che è più lunga e forte della corda di 70 metri cui ero appesa nel vuoto.

Oggi indosso il colore preferito sui miei pantaloni.

Sento lo spirito di chi è affine.

Sento, come un ramo di betulla, il vento che mi attraversa.

Oggi mi sento viva, senza un'anagrafe, un'età, senza bolli, senza colpe. 

Oggi sono io e i miei amici.


Fotografia di Monica Rosano


Due parole su Monica 

Come mestiere fa l'avvocato 

internazionalista, ama le sue montagne arrampicarsi sui monti e alta montagna.

È sommelier, e creatrice di marmellata di lamponi.

È una grande donna e amica d'anni. 

Sa abbracciare forte, in momenti belli e brutti.

E la mia Haidi della montagna.

Grazie Monica di tanta bellezza.

Siamo tutti MASNA', Torino 20 di luglio 2024

 


Liliana, era lì, in stazione di Cuneo, che mi aspettava. 


In stazione, con una mano alzata, facendomi segni per farsi vedere.


Non era da sola. 


Con lei c’era Pietro.

Pietro ha sei mesi ed è il suo nipotino maschietto.

Ci sono altre due femminucce, nipotine, che ancora Zia, non conosce.



Ho visto in lontananza, una carrozzina blu….. Ed il mio cuore ha fatto qualche battito più forte del normale.



Prima cosa che registrano i miei occhi, al avvicinare lo sguardo, sono:


Un paio di piedini parlanti e ballerini, ed un incantevole sorriso,

ancora senza dentini.

Direi, di gengive sorridenti, anche se a dire il vero. Pietro sa sorridere con tutto il suo corpicino.


 Secondo la mia  percezione, tanti bambini sono simpatici da piccini, piccini.

Altri invece, per la loro serietà, sembrano direttori di banche seriosi ed inamidati, pelati e senza denti. 


Non è il caso del nostro Pietro, ridente e di voce strillante che si fa ben sentire.



Pietro, fanciullo, pequeño MASNA’.


In un momento del tempo condiviso, di questo caloroso ed stimolante venerdì,

 Liliana ha detto  ZIA CLAUDIA, intanto parlava a Pietro. 

Io senza dubitare un istante mi sono appropriata appassionatamente di questo ruolo che mi piace. 

Da morire, vivendo 😍😂.



Stamattina, al mio risveglio, nel ricordare ieri, miei occhi si sono riempiti d’acqua lacrimosa.

Salata come l’acqua di mare.

Acqua di mare che arriva alla riva, calma e serena, quella calma e serenità che riesci a coinvolgere il tutto.


Quella calma e serenità, che si sente quando ci si vede tra amici che si possono guardare negli occhi, senza bisogno di mettere le baricole nell’anima. 

Amici che hanno ancora la capacità di sentirsi ancora MASNA’. 

Stai serena cara Liliana, che anche con questo caldo caloroso...

Sono salita sul treno ed anche se non c’era l’aria condizionata, e le tue montagne di LIMONE, IL MASSICCIO DELL’ ARGENTERA ED IL Monviso, non si vedevamo, perché erano coperti dalla foschia ed umidità, 

io lo stesso. Ho fatto, come dici sempre tu, quando mi accompagni in stazione “… siediti sempre dal lato sinistro, per vedere le montagne.. “


Questa volta non gli ho viste, gli ho sentito nel cuore, e devo dire che il caldo, per me stato regolato dal mio cuore senziente, che ancora dondolava nel venerdì calorosamente condiviso. 

Siamo tutti MASNA’. 


"Per una profetica similitudine, in dialetto piemontese “masnà” significa bambino/a/i: la particolarità di questa parola è che non varia al maschile, al femminile, al singolare o al plurale. La parola masnà ci ricorda che tutti noi siamo stati, o forse lo siamo sempre, un po' fanciullini, come diceva Pascoli."

Definizione pressa da internet.






Monte dell'argentera, vista da sotto. 

Fotografia pressa da Wikipedia. 

Tía Titi tetta mia, mi teneva per mano,, in quel mare, CI SEI TU, Turín 4 di luglio 2024










 Camino sentendo i miei piedi senza terreno.

Sotto non so cosa ci sia.

Ho paura che ci sia acqua, però ...non c'è,

e solo sensazione di paura,

 in questo caos.

Ho imparato a camminare in una nave, quando avevo un'anno di vita.

La nave stava andando da Buenos Aires a San Paolo, Brasile. 

La terra di mio papà, Juan.

Ero piccola con i capelli corti e mia zia Titi Tetta mi teneva per mano, assieme a mia nonna, prima di salire sulla nave. C'è una fotografia, 

Oggi ho visto una foto su facebook di Cagliari piena di colori di Jacaranda, come il mio Buenos Aires. 

Mi ha pianto il cuore. 

La nostalgia del futuro mi risveglio dicendo:

CLAUDIA VIVI!!!!!

Ho ricordato che nel 2018, avevo immerso i piedi nel mare. Era inverno. Facevano 4 gradi. Mi avevi lasciato un' ora per poi tornare.

Non ho avuto freddo.

Ho sentito in quel momento che in quel mare, potevo camminare. 

C'eri tu.


Voglio i colori del Jacaranda,

 nel mio cuore, 

voglio il tuo abbraccio forte,

delicato....forte, 

che avvolge tutto il mio corpo.

Voglio quel mare e

la forza, e la voglia d'amare..

Questa voglia colorata..un po' persa,

Tanto matta di

Colori, de colore... 

Jacaranda Buenos Aires...

Questa voglia persa nel mio caos, persa per essere cercata, coccolata e amata....

che sono sicura,

 ricercando.... 

 giocando... 

troverò.... 

SONO SICURA.


Cagliari in Jacaranda 

SGUARDO BIRICHINO, Torino, 3 luglio 2024







Sono qui onorando e ricordandoti.


L'ultima comunicazione con te, fu tornando da Roma,
 

sul treno…  ti scrivo “Che meraviglia tua figlia.. “


Mi rispondi “… Che bello leggerti… “



Era metà giugno 2022. 

Il 3 di luglio sei partito...
 

hai preso in fretta quel treno che è salito tra le nuvole….


Ho sentito il rumore. 

Ti sei fermato a Roma, ti ho sentito entrare…. Nella stanza di Isa, e in forma di vento hai sfiorato il suo viso.



Eri una farfalla trasparente e blu, hai accarezzato i suoi capelli, e sei salito sul treno di corsa.



Sei uscito di Roma ridendo, bello, giovane e incantevole. Come sempre.



Oggi festeggio il tuo ricordo, con patatine e wurstel, ed una bottiglietta d’oro blu.
Sento che sei nel mio cuore, Lorenzo, ogni volta che vado a Roma abbraccio Isa.



Ricordo i nostri caffè, e la tua domanda…. “E tu…. Come stai…?... “ e mi torna il tuo sguardo birichino.



Guardo il cielo…. Apro le mie braccia a 360 gradi e urlando ti chiedo…. “ehiii Lori e tu come stai… “



Il tuo sguardo birichino mi risponde….. “BENE, Claudia. Sto. Bene… “







https://youtu.be/LLMiqNxGg94?si=MVyQNnfc93706b3N
 





Gabriela, Turín 30 de junio de 2024

 

    Collage di Claudia Fernández                                                               

Su palabra cura el Alma.


Su escucha es libre y risueña.


Vuelan siempre perros.


Y cepillan su nariz, los gatos.


Así, transcurren las sesiones,


con mi analista, GABRIELA.


Tiene profundos ojos marrones.

Su mirada es vivaz y picarona.

Responde siempre. 

Y yo. Estando del otro lado 

del charco, no me siento sola.

La encontré online un domingo de 

Abril del 2023. 


Ese día la angustia me comía.


En este atravesar el mar del inconsciente 

Gabriela siempre está.

No se vuela, no se escapa.

No se va. Está.

Gracias querida Gabriela mía, 

cómo se dice 

A Roma.. amor.

     Collage de Claudia Fernández 


A LAURA, MIA SORELLA , Torino 28 di giugno di 2024



Paisaje serrano, Olio, di Juan Antonio Fernández Abreu


A TE, 

cara hermana LAURA.


 Mani piccole e forti...

creatrici di colori e cornici dorate.

Cornici che avvolgono, abbracciano 

montagne e mari,

create da papà.

Occhi marroni, ballerini,

brillanti e curiosi.


Cuore di panna, bianco

dorato, rosso, azzurro...

Come il mare...

Creatrice di tessuti... incorniciati in

amore a colori.

Cuore amorevole, solido e morbido, soave 

e pieno di grande umanità.

Feliz cumpleaños querida hermana.

TATI 

Fotografia di collage, Claudia Fernández